Torniamo a parlare di libri scolastici. E di professori. I vari articoli da noi proposti finora hanno sempre teso ad occuparsi del caro libri e dei tetti di spesa imposti dal Ministero dell’Istruzione mai rispettati dalle scuole. Un problema che nasce a causa, sostengono in buona parte i dirigenti scolastici, di scelte particolari effettuate dal corpo insegnanti, il quale, spesso precario, tende a cambiare libro ogni anno, ma soprattutto pretende edizioni aggiornate e costose. Proviamo a dare voce agli insegnanti.
libri scolastici
Mercatino dei libri scolastici usati: l’Uds si organizza
Se il prezzo dei libri scolastici aumenta, se i buoni libro diminuiscono, e se il portafoglio delle famiglie italiane è destinato ad alleggerirsi in tempi recordo, c’è solo una cosa da fare: organizzarsi e impegnarsi per migliorare una situazione che è stata annunciata come tragica.
Libri scolastici: liceo? Il tetto non regge
Continuiamo a parlare di libri scolastici a stretto giro di vite. Non solo perché presto le scuole di ogni grado e tipologia riapriranno i cancelli per far rientrare nel mondo della cultura centinaia di migliaia di alunni, ma perché soprattutto, ancora una volta in tempo di crisi, i dati raccolti per la strada ci confermano che il caro libri esiste, e che il rispetto del tetto imposto sul prezzo e sull’utilizzo di determinati costosi testi è ben lungi dall’essere reale.
Libri scolastici: la scuola italiana è pronta?
Qui su Libri e Bit abbiamo spesso parlato dei libri scolastici e dell’ipotesi di utilizzo di libri elettronici ed ereader al posto dei normali libri di testo. La realtà di fatto che emerge, attraverso le testimonianze di dirigenti scolastici in tutta Italia, è che il nostro paese, nonostante una legge che lo preveda, è tutt’altro che preparata che in materia. Dando modo alla confusione nel settore, purtroppo, di regnare sovrana.
Kindle Textbook Rental: in Usa i libri scolastici si noleggiano su Kindle

Bonus libri: a rischio il nuovo anno scolastico
Bonus libri sì, ma solo alle famiglie più bisognose. Con un taglio che copre la penisola da nord a sud, il sistema scolastico e le famiglie andranno incontro a qualche difficoltà, librai inclusi. Nonostante l’anno scolastico si apra nel mese di settembre, istituzioni, comuni, e istituti scolastici si stanno riunendo per portare a termine riunioni e meeting, incontri volti a definire i parametri per la distribuzione dei libri di testo gratuiti in tutte le scuole medie inferiori e superiori e, a quanto si legge fino ad ora, i risultati non sono certo così ottimisti quanto si sperava all’inizio.
Libri scolastici elettronici: cosa succede in Italia?
Solo due giorni fa vi avevamo dato la notizia dell’innovativa scelta della Corea del Nord di portare tra i banchi di scuola i libri di testo elettronici, una scelta che ha sicuramente stupito l’Europa, ancora attaccata ai libri di testo tradizionali in carta e inchiostro. Da questa notizia la domanda è sorta quasi spontanea: quando verranno introdotti anche in Italia? Quali passi sta muovendo il nostro paese nel mondo dell’editoria scolastica digitale?
Libri scolastici usati, è partita la caccia all’occasione
La scuola si può dire che sia appena finita che già in molti sono alla ricerca di libri scolastici usati. Per risparmiare ovviamente dove possibile. Quello dei libri usati è un mercato da tempo fiorente che consente non solo agli studenti di guadagnare qualcosa sui libri acquistati l’anno precedente, ma soprattutto di poter provvedere alla necessità futura di libri di testo.
Libri di testo digitali a scuola? Si ma in Corea del Nord
Ancor prima che in Europa, a quanto pare, sarà la Corea del Sud a trasformare la propria organizzazione scolastica in un sistema all’avanguardia dotando in propri studenti di supporti multimediali in grado di leggere dei libri scolastici in formato elettronico. E non solo. Molto altro è stato infatti pianificato con scadenza massima nell’anno 2015.
“Book in Progress”: la scuola dice stop al caro libri
Stop al caro libri, stop alle cifre insostenibili versate dai genitori ogni anno, e stop ai costosi aggiornamenti (spesso inutili) delle case editrici dei testi in adozione. Il progetto che salverà la schiena di molti studenti e il portafogli di moltissimi genitori si chiama Book in Progress e si presenta come una piattaforma virtuale che è già stata adottata da un liceo italiano, un nuovo modo di fare scuola pronto a rivoluzionare il prossimo anno scolastico degli istituti che hanno accettato l’idea e, chissà, magari anche il sistema di molte altre scuole inferiori e superiori.