Recensione di “Non lasciarmi” di Kazuo Ishiguro

I nomi dei protagonisti di questa storia si chiamano Kathy, Tommy e Ruth. I loro cognomi non vengono forniti al lettore, al loro posto, infatti, seguono singole iniziali puntate, segno che, in fondo, la loro provenienza genealogica non sia poi così importante. I tre giovani non sono nati da genitori amorevoli, né sono stati abbandonati o sono rimasi orfani: a nessuno, loro inclusi, è permesso sapere chi abbia voluto la loro nascita e a quale scopo sia concesso loro di vivere. I tre ragazzini, cresciuti nel collegio inglese di Hailsham, inizieranno a conoscersi fin da piccoli condividendo momenti di gioia, spensieratezza e giochi d’infanzia. I giorni scorrono veloci tra lezioni scolastiche, incontri con insegnanti duri e luoghi e parole misteriosi, fino al momento della loro adolescenza quando finalmente scopriranno la verità e il motivo per il quale a loro, come a nessun altro ragazzo del collegio, sarà permesso vivere una vita normale, sposarsi, lavorare e avere figli.

Il romanzo di Kazuo Ishiguro è uno tra i migliori dello scrittore che, con Non lasciarmi, firma il suo quinto romanzo pubblicato in Italia e dal quale è stato recentemente tratto un film. La storia di Ishiguro è stata letta in tutto il mondo sollevando questioni morali già trattate in precedenza da altri romanzi, trattati e saggi scientifici ma continuando a stupire il lettore e il cittadino di ogni Paese che, per motivi morali o religiosi, ancora deve prendere posizione su questioni spinose come ricerca e clonazione. Il romanzo viene narrato da Kathy che accompagna il lettore durante tutta la narrazione aiutandolo a comprendere il terribile segreto che si cela dietro le porte del collegio inglese e rivolgendosi a lui come un compagno di giochi prima, una guida nell’età adolescenziale, e infine un confidente. La storia, seppure fortunamente irreale, commuove e intenerisce ogni lettore che, per oltre trecento pagine, legge e prova affetto per una bambina sognatrice che cresce e diventa una donna forte e deterimanta.

 

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