Racconti biodegradabili, cinque scrittori contro il degrado

Quando il destinatario è il grande pubblico, il mittente non può che essere il libro. Racconti biodegradabili è un piccolo volume realizzato grazie alle idee e alla collaborazione di cinque scrittori che hanno pensato di unire il loro talento per una buona e giusta causa: sensibilizzare i cittadini napoletani alla questione dei rifiuti e al degrado ambientale. Il volume Racconti biodegradabili è scritto da cinque voci letterarie partenopee: Giuseppina De Rienzo, Vincenzo Mazzitelli, Davide Morganti, Angelo Petrella (scrittore e al tempo stesso curatore del volume) e Gianni Solla.

Ecco la presentazione del volume:

Cinque racconti agro-dolci per esorcizzare le ancora troppo vicine immagini dei giganteschi cumuli di sacchetti di spazzatura che riempivano le strade della città. Cinque storie per avvicinare i più giovani a un tema fondamentale, la gestione del ciclo dei rifiuti, perché possano sviluppare una maggiore consapevolezza del problema, acquisire coscienza del loro ruolo e dunque modificare i comportamenti.

Il volume sarà distribuito gratuitamente in alcune scuole di primo e secondo grado della regione, un modo per educare e formare i cittadini di domani ai temi ambientali e ridurre in futuro le situazioni di rischio che la popolazione napoletana ha dovuto affrontare negli ultimi anni.

Il volume sarà presentato oggi nell’aula grande dell’università Parthenope che ha accolto la proposta dell’editore e degli scrittori che hanno partecipato al progetto offrendo loro la possibilità di poter prendere parte al seminario organizzato dalla direzione generale del Polo qualità, al quale prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni campani e del mondo accademico italiano.

Il libro è stato presentato anche con un supporto video che potrete vedere cliccando sul link inserito qui (video Racconti Biodegradabili). Il volume, lo vedete nell’immagine di apertura del nostro post, è stato pubblicato da Colonnese insieme con la Fondazione Mezzogiorno Tirrenico e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania e la Regione Campania.

 

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