La maestra del vetro di Tracy Chevalier, recensione

La maestra del vetro di Tracy Chevalier nel senza dubbio il romanzo storico del quale non sapevamo di avere bisogno nel corso delle feste natalizie.

Perché leggere La maestra del vetro

E la ragione sta nel fatto che è capace, senza troppo sforzo, di trasportarci indietro nel tempo  in una città particolare come Venezia. La quale, sia ora tanto quanto secoli fa, è stata in grado di offrirci sempre scorci di vita e realtà spesso più vicine al sogno di quanto noi possiamo immaginare.

Chiunque affronta Venezia, soprattutto per quel che concerne il passato, sa che ha per le mani un vero e proprio tesoro narrativo. Questo perché, essendo una città di mare e di commercio, le influenze da lei subite sono state tantissime. A prescindere dal governo in auge e da quanto questo potesse essere conservatore o libertino.

Perché vogliamo fare questa premessa? Perché La maestra del vetro di Tracy Chevalier riesce a donarci un romanzo legato all’emancipazione femminile in un contesto estremamente interessante. Dove la donna emancipata di solito era la peripatetica che aveva trovato il supporto di un signore danaroso.

Un tema importante da non dimenticare

Mentre in questo caso, senza anticiparvi nulla, il tema del riconoscimento del proprio lavoro e della propria esistenza riguarda una donna che crea preziosi con il vetro. Può sembrare un riassunto molto scarno del tema di questo libro. Ma la sua potenza sta proprio nel fatto che si tratti di un romanzo storico e di narrativa che consente di affrontare un tema che tuttora, nel 2024, è importante.

La maestra del vetro di Tracy Chevalier riesce con la sua prosa a portarci indietro nel tempo. In una Venezia dove la peste risparmiava davvero poche persone e dove le donne erano relegate a un ruolo che stava loro stretto. In fin dei conti, nel caso specifico, parliamo del 1486 e quindi di un momento in cui Venezia era una città commerciale molto ricca. La nostra protagonista, Orsola Rosso è la figlia maggiore di una famiglia di soffiatori di vetro di Murano. E pur non essendo destinata a questa arte, sarà lei a prendere in mano le redini dell’attività di famiglia alla morte del padre.

Il bello di La maestra del vetro di Tracy Chevalier e che ci offre così tanti punti di vista su Venezia che non si può non rimanerne affascinati. E il fatto che il libro non sia scritto male lo rende davvero consigliabile alla lettura. Non bisogna avere paura di dedicare tempo ai romanzi di questo genere scritti da persone non italiane. Riservano davvero tantissime sorprese.

Lascia un commento