Meglio il libro: Il deserto dei tartari di Dino Buzzati

Chi si ricorda Il deserto dei tartari di Dino Buzzati? Chi, soprattutto, è riuscito a leggerlo fino in fondo senza svenire? Scommetto che giace abbandonato nelle librerie di molti di voi lettori e che ancora adesso lo sbirciate di quando in quando, chiedendovi se avrete mai il coraggio di riprenderlo in mano.

Facciamo allora un rapido riassunto per chi non conosce il libro e per chi vuole rinfrescarsi la memoria. Il tenente Giovanni Drogo, poco più che ventenne, viene mandato alla Fortezza Bastiani, che presidia i confini settentrionali del regno. Dinanzi alla fortezza si staglia, appunto, il deserto dei tartari.

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Fatti a pezzi, Marco Travaglio risponde a Marco Alloni

Qual è il compito di un giornalista? A che serve la par condicio? Marco Travaglio è di destra o di sinistra? In Fatti a pezzi Marco Alloni dialoga con Marco Travaglio, che risponde a molte di queste domande. Il libro sembra un monologo solo perché l’intervistatore ha rinunciato alla classica dinamica domanda/risposta a favore di una maggiore fluidità di lettura.

In queste cento pagine, però, Travaglio parla anche del mestiere del giornalista, delle inchieste, della questione morale, del valore della legalità, della televisione italiana e del diffuso vizio dell’opinionismo.

Chi lo segue e ne legge abitualmente libri e articoli, troverà nel libro una piacevole intervista. Per chi non conosce Travaglio le sorprese sono invece molte.

[…] molte persone presumono che io sia di sinistra. Ma è una convinzione totalmente falsa.[…] Se dal 1996 voto per la sinistra è solo perché, da quando c’è il bipolarismo destra-sinistra, sono costretto a votare a sinistra perché a destra c’è Berlusconi e non potrei mai non votare contro di lui. Se ci fosse una destra liberale, non avrei nessun problema a votarla. Anzi mi identificherei molto di più in un centro sinistra liberale alla Chirac che nel centro sinistra italiano.

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La casa degli spiriti, di Isabelle Allende

La Casa degli Spiriti di Isabelle Allende rappresenta forse uno dei punti più alti della letteratura sudamericana e senza dubbio uno dei punti più alti della carriera della scrittrice.

Nipote del presidente deposto del Cile Salvador Allende e omonima della cugina figlia dello stesso,  Isabel ha sempre coltivato una certa passione per il giornalismo e la scrittura. Quest’ultima in particolare è stata sempre influenzata dalle diverse vicende famigliari, a partire dal destino dello zio, fino ad arrivare alla morte della figlia Paula nel 1992 per porfiria.

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Sei Biblioteche, la recensione

Dopo il giallo L’ultimo libro, Zoran Živković torna sugli scaffali italiani con una nuova opera tutta dedicata ai libri. Sei biblioteche però non è un romanzo come tutti gli altri: all’interno si aprono infatti sei diverse storie collegate tra loro e che guidano il lettore verso sei luoghi, sei biblioteche appunto, dal fascino davvero surreale. Il protagonista è sempre lo stesso ed è lui la voce narrante del libro, e sarà sempre lui che si muoverà tra gli scaffali e la polvere di biblioteche bizzarre, luoghi magici e insieme comuni. Il lettore si addentrerà nella biblioteca di casa, che arricchirà lui stesso fino ad arredare tutto lo spazio del suo appartamento di libri di grandissime dimensioni e contenuti; la biblioteca virtuale dove il lettore, e scrittore, scoprirà i titoli e le sinossi dei libri che non ha ancora scritto; la biblioteca notturna dove, mentre di giorno è possibile consultare classici e grandi opere conosciute al pubblico, di sera vengono conservati e prestati i libri sulle vite di ognuno di noi; la biblioteca infernale dove i peccatori vengono puniti con la lettura forzata ed eterna; la biblioteca più piccola dove i libri vengono racchiusi in un unico e infinito testo e la biblioteca più raffinata, una biblioteca per palati ed occhi fini. 

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Meglio il libro: Cime tempestose di Emily Brontë

http://www.youtube.com/watch?v=b84eJYx1xyA

Cime tempestose, Wuthering Heights, è il romanzo che rese famosa Emily Brontë, sorella dell’altrettanto dotata Charlotte, autrice di Jane Eyre. Da quando ero bambina ho sentito prendere in giro Catherine che urla il nome del suo amato Heathcliff nella brughiera (non siamo dei sentimentali in famiglia). Nonostante ciò il romanzo e uno dei film che ne sono stati tratti mi hanno regalato delle grandi suggestioni quando ero ragazzina.

La brughiera, l’erica, l’amore tormentato, il mistero. Mistero che se solitamente trova una spiegazione plausibile resta in questa storia quasi sospeso: il piccolo Heathcliff viene adottato dal padre di Catherine. Fisicamente è molto diverso da tutti loro, scuro di pelle, di occhi, di anima. Fino alla fine la storia delle sue origini non verrà svelata mai seriamente.

Catherine e Heathcliff si ameranno e odieranno da subito, suscitando le ire e le invidie di quanti sono loro vicini. Questo amore, se vogliamo, non è mai però abbastanza forte da consentire ai due di superare se stessi per andare l’uno incontro all’altro. Certo sto semplificando.

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Houdini: la biografia di Massimo Polidoro

http://www.youtube.com/watch?v=XsVs-mJZaPw

Si festeggia oggi il 137° anniversario della nascita del grande Houdini. Massimo Polidoro, che vedete nel video, è l’autore di una biografia su questo strepitoso personaggio. Biografia intitolata Il grande Houdini che, diciamolo subito è esaurita. Pare che la si possa trovare su eBay a costi proibitivi.

Non so se scrivere a Polidoro perché insista per una ristampa o cercare illegalmente il volume per poterlo leggere e recensire. Lo so, vi state chiedendo: perché non provi ad andare prima in biblioteca? Touchè, lo farò. Però se poi non lo hanno neanche lì…Ma chi era Houdini? E chi è Massimo Polidoro?

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Meglio il libro: Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen

Ci sono due modi per affrontare un film tratto da un famoso romanzo, ne parlavo a proposito de Le Cronache di Narnia: potete misurare il film sul romanzo o guardarlo indipendentemente da questo. A volte, infatti, prescindendo dai necessari adattamenti/tagli del testo per favorire il ritmo e i tempi cinematografici, il risultato può essere buono.

Per quanto riguarda Orgoglio e Pregiudizio, abbiamo versioni in abbondanza da visionare e su cui esprimere il nostro parere. Mi atterrò solo alle quattro più famose. La prima, che ho molto amato da ragazzina, è quella del 1940, in cui Mr. Darcy è interpretato niente meno che da Laurence Olivier.

Non si può discutere l’interpretazione del grande Olivier, si può invece parlare del finale, in cui la zia antipatica di Darcy confessa di aver finto di essere antipatica solo per aver messo alla prova l’amore di Elizabeth Bennet. Tra questa versione e quella sempre cinematografica con Keira Knigtley, ci sono ben due versioni a puntate della Bbc.

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Che pasticcio Bridget Jones, di Helen Fielding

Che pasticcio Bridget Jones” è il fortunato sequel del libro di Helen FiedlingIl diario di Bridget Jones”. Non paga di aver conquistato con la sua storia milioni di lettrici in tutto il mondo, la scrittrice inglese ci ha riprovato, regalando alle masse le nuove avventure della sfortunata “giornalista”.

Al pari del primo volume, le nuove disavventure della protagonista, ora innamorata e felice, riescono a soddisfare la voglia di risate del lettore, non disdegnando qualche incursione nella cronaca reale.

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Sorelle Brontë, la biografia di Mary Sinclair

Mary Sinclair scrisse la biografia delle tre sorelle Brontë nel lontano 1912. Quindi questa biografia non è certo la più aggiornata sulle tre scrittrici, ma è sicuramente una delle più appassionate, tanto che leggerla è piacevole come leggere uno dei loro romanzi.

Ne Le tre Brontë la Sinclair cerca di ricostruire la vicenda umana e letteraria di queste ragazze dalle indubbie capacità letterarie, ma dall’esistenza non certo facile e luminosa.

La più famosa tra le sorelle è sicuramente Charlotte, autrice di Jayne Eyre, seguita a ruota da Emily con il suo Cime tempestose (Wuthering Heights) e da Anne.

Le amanti di quella che, superficialmente, potremmo definire chick-lit, letteratura rosa d’altri tempi, troveranno in questo volume biografia molte curiosità, comprese le incongruenze di Cime tempestose, e anche molta tristezza.

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