insultiamoli barberini

Insultiamoli! Il piccolo libro degli insulti alla casta di Carla Ferguson Barberini

insultiamoli barberiniHo letto molti libri pubblicati dalla Aliberti Castelvecchi e mi sono sempre piaciuti per la capacità di trattare in modo umoristico, ma mai superficiale, le questioni che animano il nostro paese e la nostra cultura. Di Carla Ferguson Barberini, mi era già capitato tra le mani il divertentissimo Il metodo sticazzi, una sorta di bignami sull’unica filosofia di vita in grado di renderci felici.

Oggi esce invece Insultiamoli! Il piccolo libro degli insulti alla casta. Il volume parte da una semplice constatazione: i politici non fanno altro che insultarsi tra di loro e insultare saltuariamente anche noi privati cittadini. Per comunicare con i nostri è dunque necessario imparare il loro stesso linguaggio.

Ecco dunque che gli autori si producono in una esilarante, ma produttiva, storia dell’insulto italiano. Come insultano i politici e soprattutto in quali situazioni lo fanno? Dalle manifestazioni, alle trasmissioni televisive, alle risse verbali all’insulto che arriva da destra e si fionda sulla sinistra e viceversa, naturalmente, noi assistiamo sbigottiti alla storia della nostra politica.

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Lord John di Diana Gabaldon, recensione

diana gabaldon lord johnUna bella sorpresa Lord John e una questione personale di Diana Gabaldon. Quando ne ho scritto l’anteprima, mi preparavo a leggere un libro leggero e non impegnativo, adatto alle serate estive. In effetti è un romanzo piacevole, accattivante e ben scritto.

Quello che però non potevo immaginare è il tema che la Gabaldon decide di affrontare mentre seguiamo le indagini e le avventure del suo Lord John.

A questo punto sono davvero combattuta se rivelarvi o meno il dettaglio che ha reso questo romanzo diverso dai tanti altri che ho scritto.

Mettiamola così: nella promozione del libro ha giocato molto il fatto che l’autrice abbia studiato a fondo il settecento inglese a tutto tondo, mettendo bene a fuoco non soltanto caratteristiche e abitudini della buona società e dell’esercito ma anche dei postriboli, dei bordelli insomma. Ma di quale licenziosità si parla davvero nel libro?

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Fattore Zombie, arriva in rete il romanzo a puntate

Pensate alla rete, ed alla voglia di scrivere un romanzo. Perché non unire entrambe le cose in un mix e pubblicare un romanzo a puntate sulla rete? E’ quello che accade presso il sito Fattore Zombie, dove il progetto omonimo è partito lo scorso aprile e sta man mano andando avanti. Un nuovo modo di scrivere e abbattere i muri dell’editoria? Non proprio, ma di certo una idea davvero particolare.

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Il libro di Edoardo Molinari: “18 Buche”

E’ giovane ma la sua preparazione sul campo non ha davvero niente da invidiare a quella dei professionisti più anziani di lui. Edoardo Molinari, anche lui nel golf con il fratello Francesco, ha calpestato il primo campo da golf all’età di 6 anni, un prematuro inizio che l’ha portato a essere, a soli 16 anni, uno dei professionisti rappresentati dell’Italia in quattro Campionati del Mondo e in molti Campionati Europei fino alla vittoria del 2005, anno che ha celebrato lo sportivo come primo golfista italiano ed europeo a vincere il campionato US Amateur, una vittoria importante che l’ha reso partecipe nel 2006 dell’US Masters, US Open e British Open. Edoardo Molinari raggiunge così un successo inatteso che ha coinvolto anche il fratello Francesco con il quale vince nel 2009, durante l’Omega Mission Hills World Cup in Cinea, la Coppa del Mondo.

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vaira diverso sarà lei

Diverso sarà lei di Willy Vaira

vaira diverso sarà leiSpesso la semplicità è la ricetta vincente. Se vi state avvicinando da poco al mondo e alle tematiche omosessuali, vi consiglio caldamente questo libro. Willy Vaira ha raccolto in, Diverso sarà lei, quindici storie di coppie. Tredici di queste sono omosessuali, le altre due eterosessuali.

La lettura è veloce e piacevole e, diciamo la verità, trasuda romanticismo. Devo ammettere che è davvero bello leggere come tutti questi incontri sono cominciati, evoluti e stabilizzati nel tempo.

Ho cominciato ad interessarmi al mondo omosessuale a vent’anni, quando un mio caro amico mi raccontò del suo orientamento sessuale. Appartengo ad una generazione che ha sempre sentito parlare di gay e lesbiche, ma che ha dovuto ragionare a fondo sul tema per comprenderlo, superando la comune mentalità.

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Io Lavoro: il manuale gratis per trovare lavoro

Sono pochissimi, è vero, ma per fortuna esistono: stiamo parlando dei manuali gratis, quelle piccole perle di conoscenza che vengono dispensate senza dover pagare oro e dalle quali sia noi, che le case editrici, dovremmo apprendere molto. Io Lavoro è un manuale gratuito scritto da un ragazzo comune che, per aiutare i suoi coetanei e le nuove generazioni, ha scelto di creare un piccolo tesoro da leggere e imparare a memoria per essere sfruttato durante una delle fasi più critiche nella vita di un giovane: cercare lavoro. Io Lavoro è stato scritto da Giacomo Papasidero, un giovane di Catania che, dopo anni di ricerca e lavoro in alcuni dei centri per l’impiego più famosi, ha deciso di stilare una lista di linee guida da seguire prima di iniziare la ricerca dell’impiego, un how-to molto importante pronto a guidare i giovani verso piccoli ma importanti step, dalla scrittura del Curriculum, al primo contatto con l’azienda che abbiamo scelto, fino al primo colloquio. Il manuale è assolutamente gratuito e scaricabile da internet, una risorsa che l’autore stesso ha scelto di lasciare libera e aperta a tutti i ragazzi italiani, una decisione che mai come ora risulta davvero utile.

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jonathan franzen libertà

Jonathan Franzen, Libertà

jonathan franzen libertà Jonathan Franzen è conosciuto ai più come autore de Le correzioni, che io, per il momento, non ho ancora letto. Mi sono invece cimentata con una raccolta di saggi che Einaudi pubblicò nel 2003, intitolata Come stare soli. Franzen, al pari di Roth, consolida la tradizione narrativa americana, la rende famosa nel mondo e i suoi romanzi fanno speso gridare al capolavoro.

Ma fu vera gloria? Devo essere sincera con voi: non sono una fan della letteratura americana, per quanto, dopo un iniziale scetticismo, io abbia amato Carver. Non ho amato molto neanche Roth (di cui però mi è piaciuto Patrimonio). Con Franzen il rapporto è altalenante, perché ho reazioni diverse a seconda che parliamo delle storie che narra o dello stile con cui lo fa.

Partiamo dalle storie e in particolare da quella di Libertà. Franzen ci racconta di Walter e Patty, del loro matrimonio, del rapporto con i figli e con il vicinato e poi lentamente ci costringe a spostare lo sguardo, ad ampliarlo, non solo sulle singole vite dei vicini, ma anche sul passato dei protagonisti.

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carver biografia

Raymond Carver. Una vita da scrittore, di Carol Sklenicka

carver biografiaDecisamente corposa e imponente questa biografia di Raymond Carver. Quasi ottocento pagine di dettagli, curiosità, dati, interviste, citazioni, raccolte in diversi anni da Carol Sklenicka, scrittrice, saggista e docente di scrittura creativa.

Il lavoro realizzato dalla Sklenicka è davvero minuzioso e la prima impressione che ne ho ricevuto è che tutti coloro che hanno conosciuto Carver, in qualche modo, giustamente, ce ne danno una loro versione, spesso in contrasto con quella altrui.

La prima infanzia e la giovinezza di Ray erano state tremende, per via dei problemi familiari (l’alcolismo del padre, il carattere della madre) oppure erano trascorse tutto sommato normalmente come suggerisce suo fratello James?

I rapporti con la prima moglie erano ancora forti, come la stessa Maryann sembra suggerire, o era più importante Tess, la seconda moglie che lo accompagnò negli ultimi anni di vita e contribuì al suo successo di scrittore?

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Doppio sogno o Eyes Wide Shut?

Meglio Doppio sogno , il romanzo di Arthur Schnitzler, o Eyes Wide Shut, il film che Kubrick ne ha tratto? Solitamente quando parliamo di film tratti da libri, la risposta è scontata ed è sempre a favore del libro. Questo è un caso diverso e mi fa pensare a quanto successo con Il signore degli anelli.

Gli amanti del romanzo di Tolkien hanno amato anche il film, perché al di là dei necessari ridimensionamenti, ha colto perfettamente lo spirito della storia. Anche Kubrick lo ha fatto, adattando il romanzo del 1925 ai nostri giorni e rendendo credibili Tom Cruise e la Kidman nei loro ruoli. Tuttavia, rispetto a quello di Peter Jackson, il film Kubrick è leggermente più infedele al romanzo.

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