Affrontare la recensione di un libro di Stephen King come “IT” non è cosa da poco. Parliamo infatti forse del libro più amato in assoluto dello scrittore. Ma non solo: forse del più complesso e sicuramente di uno dei più lunghi, data una lunghezza media, a seconda delle edizioni, di almeno 1100 pagine. E non parliamo di un tomo enciclopedico, parliamo di un romanzo: fattore questo che rende il libro più o meno digeribile seconda della tipologia di lettore.
Recensioni
Recensioni letterarie di libri ed ebook di ogni genere.
I neoplatonici di Luigi Settembrini
Luigi Settembrini (1813-1876) scrisse questo racconto erotico mentre scontava una condanna all’ergastolo in quanto repubblicano.
Il tema non era certo dei più facili e Settembrini decise di presentarsi come traduttore de I neoplatonici e non come suo autore. L’attribuì ad un certo Aristeo di Megarae e gli avrebbero creduto senza problemi in quanto Settembrini era un noto filologo.
Quando molto tempo dopo venne ritrovato lo scritto, lo studioso crociano che lo rinvenne pensò bene di occultarlo con l’approvazione di Croce stesso (trovate tutte le informazioni nella scheda della Sellerio). Perché tanta agitazione intorno ad un romanzo erotico?
L’isola di Arturo di Elsa Morante
Credo che anche Giovanni De Feo, che ha scritto L’Isola dei Liombruni sia debitore, come molti altri scrittori, a L’isola di Arturo di Elsa Morante.
Non si tratta certamente di un romanzo facile e ci sono voluti anni prima che mi decidessi a leggerlo. Volendo dividere i libri in leggeri e pesanti, certamente L’isola di Arturo rientra tra quelli pesanti. La prosa della Morante richiede infatti tempo, silenzio, capacità di concentrazione. I ritmi, in un certo senso, sono quelli propri della vita su di un’isola.
Emily e le altre di Gabriella Sica
Magari Emily Dickinson non vi è mai piaciuta. Vi piacerà però questo appassionato saggio di Gabriella Sica, che involontariamente mi ritrovo fra le mani (me lo ha prestato un amico). Il tono con cui è scritto supera la venerazione, per addentrarsi nei sentieri dell’amore vero e proprio.
La Sica riprende e ritraduce 56 poesie della Dickinson, come omaggio ai 56 anni vissuti dalla poetessa (Amherst 1830-1886). Ci spiega come sono nate, chi le ha generate. Le sue note biografiche sono davvero trascinanti e ve lo dice una che, pur colpita da questo genere di lirica, non ne è mai rimasta pienamente coinvolta.
Che la Sica sia innamorata di Emily Dickinson è evidente. Non è strano d’altronde, almeno per noi lettrici, ritrovarci completamente “dipendenti” da quelle autrici o da quegli autori che hanno saputo raccontare e intuire i movimenti dello spirito.
L’11 settembre di Eddy il ribelle, di Eraldo Affinati
Due giovani alieni si ritrovano sulla terra proprio l’11 settembre. Cosa vedranno? Che penseranno?
Eraldo Affinati, scrittore e uomo eclettico, fondatore della scuola Penny Wirton, per insegnare gratuitamente l’italiano agli stranieri, ci regala un romanzo curioso e decisamente utile.
Curioso, perché la storia, decisamente molto articolata, vira inaspettatamente verso la fantascienza. Utile, perché molti adulti si sono chiesti come avrebbero spiegato un giorno ai propri figli e ai propri studenti quello che accadde l’11 settembre.
Sono passati dieci anni, ma sembra ieri e nessuno di noi ha mai scordato le immagini, i commenti, le sensazioni, l’apparente insensatezza di quella giornata.
Rabbia, paura, sorpresa, fascinazione (sì, perché abbiamo continuato a guardare e riguardare quelle immagini come se si trattasse di un grandioso spettacolo) e tanti pensieri inesprimibili.
Ratzinger contro Fox: ai posteri l’ardua sentenza?
Alla fine mi sono decisa e mi sono lanciata nella lettura di In principio era la gioia, di Matthew Fox, che vi avevo segnalato a maggio. Devo ammettere che, pur non essendo un libro per tutti, è scritto in modo sorprendentemente semplice. Concetti teologicamente complessi sono spiegati e chiariti con un linguaggio accessibile a molti e non è davvero poco per un volume che ha determinato così tante reazioni nella Chiesa Cattolica.
Personalmente, lo consiglierò a tutte quelle persone con cui spesso da cattolici o ex cattolici abbiamo intavolato lunghe conversazioni sulla dottrina ufficiale, sul clima cupo, sul terrore ispirato nei fedeli dagli esorcismi, dalla tentazione cui siamo esposti costantemente, dall’incerto futuro della nostra anima, che questo Dio d’amore potrebbe sprofondare in una dimensione di dolore senza fine.
Per non parlare poi dei sensi di colpa per essere così fallibili, peccatori, umani e nel caso della categoria cui appartengo, donne (ovvero quelle che se l’intendevano con il serpente e che continuano a indurre al peccato l’altrimenti santificabile uomo). Da questo punto di vista Fox mi ha sorpreso, avendo come riferimento per le sue riflessioni anche diverse teologhe e mistiche.
Uno Yankee alla corte di Re Artù
Erano mesi che non ridevo da sola leggendo un libro. Dopo aver superato con qualche perplessità le prime pagine, che sono principalmente un’introduzione dell’autore, mi sono trovata di fronte ad un romanzo strepitoso, che vi consiglio subito. L’incredibile è che si tratta di un’opera di fine ‘800, scritta niente meno che da Mark Twain.
Uno Yankee alla corte di Re Artù, edito da Gallucci, racconta la storia di un americano che, per cause misteriose, si trova sbalzato nel tempo, alle prese con tavole rotonde, cavalieri, damigelle logorroiche, un mago Merlino imbranatissimo, una Morgana sanguinaria che infligge la morte ogni cinque minuti e una schiera di eremiti puzzolenti convinti che il bagno porti male.
Il confessore di Cavour di Lorenzo Greco
Cavour era stato scomunicato. La Chiesa non poteva tollerare la sua politica mirata all’Unità d’Italia e dunque al ridimensionamento dello Stato Pontificio. Pio IX non accettava compromessi e rifiutava qualsiasi accordo.
Cavour, tuttavia, era credente e in punto di morte, pur sapendo che secondo la scomunica non ne avrebbe avuto diritto, chiese che gli fossero amministrati gli ultimi sacramenti, compresa la confessione. La sua richiesta venne accolta da Fra’ Giacomo da Poirino.
E’ qui che comincia la storia de Il confessore di Cavour. Una storia vera, quella narrata da Lorenzo Greco (tra i finalisti dello Strega 2011) che prende le mosse però da un documento storico, redatto proprio dal suddetto frate.
Cartoline dai morti di Franco Carminio
Franco Carminio ci riporta, con le sue 128 Cartoline dai morti, allo stupore con cui abbiamo letto per la prima volta Spoon River Anthology.
In ogni pagina poche righe e queste righe raccontano non della morte in generale, ma della morte di quella persona lì, proprio quella che ce la sta raccontando, con una disincantata voce da oltretomba.
L’ironia, a volte il sarcasmo e persino la comicità non rendono però questi piccoli e originali monologhi adatti ai mattatori di Zelig.
Per quanto, infatti, molte delle storie racchiuse in poche parole siano divertenti, hanno però il pregio, che per qualcuno potrebbe essere un difetti, di farci pensare.
Relazioni Morbose di Cecilia Ştefănescu
Davvero interessanti le proposte di Nikita Editore, che si propone
di raccontare i paesi nati dalla fine del blocco sovietico, nella loro attualità, nelle loro contraddizioni, nelle storie delle persone che li abitano. Esplorando tutto quel mondo che parte da Berlino e arriva fino alla Siberia.
Una trentina di curatissimi titoli ogni anno, che stanno suscitando la mia curiosità e che sono convinta cattureranno anche voi. Ho appena finito di leggere Relazioni Morbose di Cecilia Ştefănescu e nei prossimi giorni passerò a La sessantenne e il giovane.
Relazioni morbose è la storia, narrata in prima persona, del travagliato incontro di una giovanissima donna con i propri sentimenti e con la propria sessualità/omosessualità. Figure centrali, nel suo percorso, Alex, un’altra giovane donna, e Kiki la bambina paffuta – alter ego infantile della protagonista, le cui incursioni sotto forma di ricordo ne condizionano continuamente l’umore e i pensieri.