Blue, la recensione

Red, il primo romanzo della serie, mi era piaciuto, come dire, in modo tranquillo. Da quarantenne avevo apprezzato alcune cose (la protagonista ironica) e sorvolato su altre che per chi legge fantasy da tempo sono già note. Blue mi ha invece entusiasmato maggiormente, soprattutto grazie a Xemerius, ma procediamo con ordine.

Ecco un rapido riassunto della storia: Gwendolyn non sapeva di poter viaggiare nel tempo. Tutti davano per scontato che il Dna che consente questi viaggi fosse passato alla sua altezzosa cugina Charlotte, che ha passato anni a prepararsi, a studiare storia, a vestirsi, parlare, ballare, comportarsi come una signorina a modo di epoche precedenti.

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Recensione de Il linguaggio segreto dei fiori, di Vanessa Diffenbaugh

Il romanzo dell’esordiente Vanessa Diffenbaugh è sicuramente uno dei libri più letti di quest’anno, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Il romanzo dell’esordiente ha stupito la critica che poche volte ha potuto apprezzare una trama così ben costruita dove l’intreccio amoroso viene condito da un sapere che colpisce il lettore e lo invoglia ad approfondire di più i contenuti che legge. In questo romanzo la protagonista, una giovane orfana dal nome Victoria, si apre al lettore lasciando intendere sentimenti ed emozioni che accenna a parole e che conferma con il linguaggio dei fiori che coltiva e che regala ai suoi interlocutori. Non tutti però parlano la sua stessa lingua e, mentre alcuni lasceranno la vita di Victoria senza voler veramente farne parte, altri si appassioneranno al suo magico dono, ossia quello di poter comunicare, attraverso steli e corolle, quello che Victoria e i suoi clienti non riescono a dire a voce.

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Bel-Ami di Guy De Maupassant

Bel-ami di Guy de Maupassant è l’esempio, classico, di come una buona prosa possa farti apparire come protagonista “da difendere” il cattivo della situazione. Ecco, in tutto questo potrebbe essere riassunta questa opera dello scrittore, fermo restando che una morte prematura dovuta a pazzia furiosa (si sussurra a causa della sifilide, n.d.r.) ha decisamente privato l’intero mondo di tutta una serie di probabili opere davvero spettacolari.

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Un divorzio in diretta: Un affaire coniugale di Èliette Abécassis

http://www.youtube.com/watch?v=Q-EA-rYd08Y

Raccontereste a tutti la vostra storia d’amore, il suo andare in pezzi, la separazione, l’odio, le bassezze, lo spionaggio, le liti per l’affidamento? Èliette Abécassis lo ha fatto. Certo, ha romanzato un po’ il tutto e cambiato alcuni dettagli, ma la storia di Un affaire coniugale è la sua.

I sentimenti della protagonista, Agata, sono i suoi. Dopo anni di matrimonio scopre per caso il tradimento, legge nero su bianco, sul cellulare, su Facebook, i messaggi tra il marito e la sua amante. Dall’amore passa all’odio viscerale e ingaggia un investigatore privato che raccolga le prove, in modo da ottenere una separazione per colpa.

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sterminio armeni memorie

Lo Sterminio degli Armeni nelle memorie di Morgenthau

sterminio armeni memorieOggi vi segnalo un libro ed un personaggio che ho scoperto assolutamente per caso e di cui mi piacerebbe che si parlasse nelle scuole (ho sempre quest’idea che la storia la ami e la apprezzi quando è storia di uomini e non di date). Si tratta del Diario. 1913-1916. Le memorie dell’ambasciatore americano a Costantinopoli negli anni dello sterminio degli Armeni di Henry Morgenthau, edito da Guerini.

Henry Morgenthau (1856 – 1946), nato a Manheim, ma naturalizzato americano, venne inviato come ambasciatore americano nell’Impero Ottomano nel 1913. Raccolse numerose testimonianze e documenti sull’eccidio del popolo armeno e una volta tornato negli Stati Uniti, tre anni dopo, cominciò a raccogliere fondi per aiutare i sopravvissuti.

I suoi tentativi di rendere pubblico ciò che stava avvenendo nell’impero Ottomano, la Turchia di oggi, fu osteggiato e boicottato e fu solo nel 1918 che le sue memorie videro finalmente la luce.

Morgenthau non raccontò semplicemente quello che era accaduto agli armeni, ma svelò anche come i metodi per trucidarli fossero stati appresi alla scuola tedesca. Nello stesso periodo, cominciò ad interessarsi dei primi attacchi alla popolazione ebraica in Polonia.

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Al crepuscolo, di Stephen King

Quando parliamo di Al crepuscolo, non  parliamo semplicemente di una raccolta di storie firmate da Stephen King ma soprattutto di una anteprima mondiale avvenuta per la prima volta in Italia. I fan italiani del Re hanno infatti avuto modo di leggerlo circa due settimane prima dei propri “colleghi statunitensi”. Nel nostro paese il libro è infatti uscito il 21 ottobre del 2008 mentre nel resto del mondo l’11 novembre dello stesso anno.

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La metà oscura, di Stephen King

La metà oscura è stato l’unico libro di Stepheng King in grado di spaventarmi. Ogni volta che l’ho riletto ( ed a conti fatti saremo arrivati negli anni almeno a 7-8 volte). Scritto da nostro autore in risposta all’outing effettuato quando ha deciso di rinunciare allo pseudonimo di Richard Bachman, questo libro è in grado di penetrare a fondo nella mente del lettore, portandolo a pensare al suo lato più oscuro e violento. E non perché particolarmente cruento, ma per la sua semplicità.

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Don Camillo, di Giovanni Guareschi

Don Camillo, un nome che dice tutto, e non solo per la fama derivante dalle sue trasposizioni cinematografiche con protagonista Fernandel. Chi ha avuto la fortuna di leggere Giovanni Guareschi in qualsiasi forma, sa che non vi è opera migliore del suo Don Camillo per avere una diapositiva di quella che era l’Italia del dopo guerra con i suoi vizi e le sue virtù.Ed in fin dei conti la bellezza di un opera come quella dello scrittore, ( e Don Camillo è solo il primo di una serie di libri che raccolgono le storie di questo stravagante parroco, e del suo “nemico” Peppone, sindaco comunista n.d.r.) è proprio la sua capacità di essere attuale.

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La cruna dell’ago, di Ken Follett

La cruna dell’ago è forse l’unico libro di Ken Follett che sia stato in grado di emozionarmi. Ambientato durante la seconda guerra mondiale è uno dei pochi thriller che nel corso della mia “carriera” di lettrice abbia trovato abbastanza interessante sotto diversi profili. Non lo nego: in materia di gialli e simili sono molto difficile da accontentare. Eppure ho trovato lo scrittore estremamente convincente in questo frangente.

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Presentazione di Dieci Donne, di Marcela Serrano

Dieci Donne è il nuovo romanzo, tutto al femminile, di Marcela Serrano, la scrittrice che ama parlare delle donne e delle loro storie, verità di dolore e di ricordi da raccontare che si fondono alle esperienze delle altre anime femminile presenti nel romanzo che parlano e si ritraggono a parole davanti alla loro psicoterapeuta, Natasha. Sarà proprio Natasha a riunire nel suo studio le donne che fanno parte del romanzo, nove donne (dieci, compresa la psicoterapeuta) che inizieranno a parlare di sé, del loro rapporto con l’amore, della loro relazione con un genitore che non ha mai dimostrato di amarle, di un donna che diventa genitore e che non sa come dimostrare affetto ai suoi piccoli, di una carriera che non c’è più e che viene rimpianta ogni giorno perché non si è in grado di apprezzare la vita quotidiana e l’età che avanza. Nel romanzo della Seranno ogni capitolo viene dedicato a una donna fino a tracciare, a fine romanzo, il ritratto completo delle protagoniste; una foto di famiglia che, oltre alle identità superficiali di Natasha, Francisca, Mané, Simona, Juana, Layla, Luisa, Guadalupe, Andrea e Ana Rosa, ora mostra anche la parte più intima del loro cuore.

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