copertina principessa indiana

La principessa indiana e la storia del Taj Mahal

copertina principessa indianaSapevo a grandi linee che il magnifico Taj Mahal, mausoleo indiano del 1632, era stato costruito da un re innamorato di sua moglie, la preferita tra le tante mogli, che era morta dando alla luce una bambina. Questa meravigliosa opera architettonica è persino diventata una delle sette meraviglie del mondo moderno e fa parte dei beni dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

Conoscere però la vita dell’imperatore Shah Jahan, di sua moglie, dei suoi figli, delle concubine, dell’immensa popolazione su cui governava la famiglia reale indiana in quegli anni è, come si suol dire, un altro paio di maniche. La scrittrice Indu Sundaresan, di cui potrete sapere qualcosa in più curiosando nel sito ufficiale, accompagna i lettori in un viaggio stupefacente e suggestivo.

Il romanzo La principessa indiana, infatti, ricostruisce accuratamente quanto accadde nel regno di Shah Jahan dopo la morte della moglie. L’imperatore, sconvolto dal dolore, aveva deciso di abdicare, sebbene fosse appena sopra la trentina, ma nessuno dei suoi figli era in grado di prenderne il posto. Unica figura di riferimento per lui, una figlia, la prediletta, che prese il posto della madre come consigliera, come donna di riferimento per la corte.

Leggi il resto

copertina varesi Africa

Africa, un racconto di Valerio Varesi

copertina varesi AfricaSiete mai saliti su di un camion, di quelli che trasportano merci in viaggi lunghissimi ed estenuanti? Se la risposta è sì, questo racconto vi piacerà perché potrete un po’ fargli le pulci ovvero verificare che tutto quanto viene descritto della vita del camionista e dello stato dei mezzi di trasporto corrisponda alla realtà.

Se la risposta è no, allora è la vostra occasione, come è stata la mia, di sperimentare, sia pure letterariamente, la vita a bordo di questi giganti della strada. In entrambi i casi, comunque, il racconto di Valerio Varesi, Africa, vi piacerà.

Non è soltanto un racconto ben scritto, ma l’opportunità di guardare da un’altra prospettiva la vita del camionista, soprattutto se non è italiano.

Leggi il resto

copertina via pola

Via Pola di Dragan Velikić

copertina via polaLa finestra russa di Dragan Velikić non mi era piaciuto molto. Lo avevo trovato davvero di difficile lettura. Ci sono alcuni autori che mi fanno questo strano effetto: mi colpiscono per una serie di frasi o per l’intuizione di fondo che hanno avuto e narrato nel loro romanzo, ma non riesco ad andarci d’accordo.

Ho ceduto però ai consigli di un lettore che aveva amato il precedente romanzo di Velikić, Via Pola appunto e mi sono impegnata a leggerlo. Devo confermare che per me Velikić è faticoso, ma stavolta l’ho amato di più. Via Pola ha infatti il fascino del mistero, dei sogni, della complessità e della crudezza.

Ora, se volete comprendere meglio la letteratura balcanica e i temi stessi di Via Pola, potrete affidarvi alla competente prefazione che ne fa Claudio Magris. Per quanto mi riguarda, posso dirvi che potete avvicinarvi a questo tomo con due diversi atteggiamenti. Il primo: studiate un po’ di storia e letteratura balcanica e leggete accuratamente la prefazione.

Leggi il resto

copertina mani di un dio qualunque

Nelle mani di un dio qualunque

copertina mani di un dio qualunqueTutto comincia con un ragazzino, Angelino, che segue lo zio Renato e Piera, l’amante di suo zio, in un viaggio in Grecia. Seguiamo lui e quando siamo conquistati dalla sua storia, cominciamo a seguire quella di Renato, quella di Piera, quella del marito di Piera e da lì mille altre storie.

Questo romanzo fatto di racconti e racconti nei racconti mi ha stupita, davvero e Cristoforo Gorno mi ha conquistata. Per la sua capacità narrativa, per la curiosità che instilla nel lettore al punto da farsi seguire come un pifferaio magico, ma soprattutto per lo sguardo sottile che offre sulla realtà.

Leggendo Nelle mani di un dio qualunque, è inevitabile, nel momento in cui ci troviamo di fronte ai nostri vicini o alle persone che incontriamo per strada, chiederci quale sia la loro vera storia.

Leggi il resto

Etty Hillesum: una donna da conoscere

Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre raccontato dello sterminio degli ebrei, forse anche troppo perché ad un certo punto ho cominciato a sviluppare un latente senso di colpa nei loro confronti. Ad ogni modo, c’è stato un momento della mia vita in cui ho cominciato ad incuriosirmi alle testimonianze femminili sui campi di sterminio.

Quando però sono arrivata a leggere Il diario di Etty Hillesum, edito da Adelphi, mi sono resa conto che i suoi scritti, il confronto con le sue considerazioni sull’esistenza avrebbero fatto sempre parte della mia vita a prescindere dal contesto storico in cui lei si trovò a redigerli.

Leggi il resto

Storia di una capinera, di Giovanni Verga

Storia di una capinera rappresenta secondo me l’eccezione tra le novelle di Giovanni Verga. Delle numerose da me lette per motivi scolastici, ivi compresi i Malavoglia, è stata l’unica che, nonostante quello stile particolarmente pesante da me ritenuto e tipico dello scrittore, sono riuscita a finire ed ho riletto con interessante curiosità negli anni a seguire. Il tutto è forse dovuto alla sua forma epistolare, o alla coincidenza di aver visto l’omonimo film diretto da Franco Zeffirelli.

Leggi il resto

copertina donna cremisi

Ritratto di donna in cremisi, una storia d’amore per un lungo inverno

copertina donna cremisiSe vi piacciono i romanzi corposi e se vi piacciono i romanzi rosa, Ritratto di donna in cremisi vi terrà buona compagnia per diversi giorni (o settimane se avete tempi ridottissimi da dedicare alla lettura).

E’ della scrittrice scandinava Simona Ahrnstedt e racconta la storia di Beatrice, dai lunghi capelli rossi, dalla carnagione chiara e le molte lentiggini, costretta ad una vita di società che la vuole remissiva e silenziosa, quando in lei si agita una giovane donna di carattere.

Una donna capace di conquistare con un solo sguardo tutti gli uomini che vuole, ma che resterà affascinata solo da uno di loro, Seth. I suoi desideri, però, passano in secondo piano di fronte alle necessità di famiglia.

Essendo orfana, deve obbedire alla volontà degli zii che l’hanno cresciuta e che vogliono darla in moglie ad un gelido e, come scoprirà più avanti, violento e dissoluto conte. Suo unico conforto, la cugina Sofia, che però non ha nessun possibilità di aiutarla, essendo anche lei sottomessa alla volontà dei genitori.

Leggi il resto

Autobiografia per la famiglia

foto uomo con frasi sovrapposte

L’inverno è lungo e freddo, ma scrivere sotto la calda luce di una lampada, con una bella tisana bollente (o dieci decaffeinati a ritmi regolari) può aiutarci a farlo passare in fretta. Cosa scriviamo però? Un’autobiografia. Perché? Per regalarla alla nostra famiglia. Certo, se abbiamo vent’anni, magari è ancora un po’ presto e allora conviene lanciarsi nella biografia di un nonno o di una nonna.

Scrivere della propria vita, ad ogni modo, può avere un effetto terapeutico. Ci consentirà di mettere ordine nei nostri pensieri e nei nostri ricordi. Scrivendo ci torneranno in mente episodi del nostro passato che credevamo di aver dimenticato. Altri, che ci sembravano rilevanti, assumeranno magari tutt’altra dimensione in un quadro d’insieme.

Leggi il resto

L’incendiaria, di Stephen King

Chi ormai si è abituato a leggere le mie recensioni su Stephen King, forse avrà maturato la convinzione che in generale amo tutte le sue opere. Stupirà forse sapere che non è affatto così. L’equazione “Valentina adora il Re” non concepisce infatti l’entrata in questa serie di libri de”L’incendiaria” l’opera secondo me più brutta, insieme a “La bambina che amava Tom Gordon” mai concepita dallo scrittore americano.

Leggi il resto

L’autunno di Nazim Hikmet

foglie autunnali ritoccate con photoshop

Quando vado a caccia di testi e immagini per l’infanzia, sempre per lavoro, mi capita spesso di fare ricerche tematiche. Ad esempio, questo è il periodo dei lavoretti e delle filastrocche che parlano dell’autunno.

Così, mi sono detta, perché non fare la stessa cosa per noi lettori adulti? Ultimamente ho cercato di riprendere in mano alcuni testi poetici, di riscoprire il tempo e lo spazio dettati e immaginati dal verso poetico. Spesso mi sono lanciata in rete senza paracadute per lasciarmi sorprendere da risultati casuali.

Leggi il resto