Cuori in Atlantide, di Stephen King: recensione

Cuori in Atlantide è una delle storie più controverse di Stephen King. Suddivisa in capitoli ben distinti per buona parte per ciò che riguarda la cronologia, è uno dei volumi più legati alla saga della Torre nera e forse per questo uno dei libri che sebbene non mi faccia saltare subito al cuore la voglia di rileggerlo, contiene molti spunti interessanti di riflessione. Ah, dimenticavo, è una stupenda storia d’amore, per molti tratti.

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“Il barile magico”: la raccolta di racconti di Bernard Malamud

Il barile magico è un mondo in cui i racconti di uno scrittore importante, Bernard Malamud, vengono scelti e raggruppati in un unico testo che dona così la vita a personaggi e mondi diversi. Ne Il barile magico, edito dalla casa editrice Minimum Fax e distribuito proprio ieri, le storie di Malamud vengono legate tra loro e presentate al lettore come una collana di racconti ben confezionati. Nello stesso libro infatti, si affollano un ciabattino polacco che sogna un futuro diverso e sicuramente migliore per la sua unica figlia, un pensionato che si ritrova a lottare da solo per uno sfratto ingiusto, e un sarto ebreo che ritrova la fede grazie alla visita di un angelo nero; tre dei numerosi personaggi protagonisti della raccolta che ora vengono riproposti al pubblico in una versione tutta nuova.

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jennifer weiner vicino sempre più vicino

Jennifer Weiner, Vicino sempre più vicino

jennifer weiner vicino sempre più vicinoVicino più vicino mi sembra il miglior romanzo scritto da Jennifer Weiner, il più maturo da un punto di vista narrativo. E’ appena uscito per la Piemme e si candida ad essere, secondo me, uno dei romanzi più letti dell’estate.

Tra gli scritti della Weiner, il mio preferito, naturalmente, resterà sempre Brava a letto, che l’ha fatta subito amare dal grande pubblico (e che pare diventerà presto una serie televisiva).Tuttavia, Vicino più vicino ha una scrittura diversa, più controllata, più limata rispetto alle opere precedenti.

D’altronde anche la protagonista, stavolta, non è una ragazza, ma una donna, Sylvie, che ha sacrificato la propria vita e le proprie aspirazioni per permettere a suo marito di fare carriera in politica. Dopo aver modellato, anche chirugicamente, il suo aspetto per poter apparire al meglio nelle foto ufficiali, dopo aver lottato per il suo matrimonio, Sylvie scopre che Richard l’ha tradita.

Insieme alla storia di Sylvie seguiamo anche quella delle due figlie: Diana, medico, sposata con un uomo che non ama e Lizzie, apparentemente la più fuori di testa della famiglia, che cerca di recuperare la propria vita dopo aver affrontato un periodo di disintossicazione. Ce la faranno tutte e tre a ridare un senso alla propria esistenza, a vivere un’affettività matura e libera?

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cassandra clare città ossa

Shadowhunters di Cassandra Clare: l’urban fantasy che piace anche ai grandi

cassandra clare città ossaHo letto il primo volume della saga Shadowhunters, Città di ossa, con qualche perplessità. Il romanzo di Cassandra Clare era ancora acerbo, a volte ingenuo nei dialoghi e nella costruzione della trama. Mi sono però costretta ad andare avanti perché non conoscevo il genere e ne ero piuttosto curiosa.

Alla fine ho letto anche Città di cenere e Città di vetro, perché dovevo assolutamente sapere come andava a finire la storia di Clary, Jace e Simon.

Per i non addetti ai lavori ecco un’ultra sintesi della storia: Clary ha perso la madre in circostanze misteriose. Una sera, mentre si trova in un locale con il suo migliore amico Simon, si imbatterà negli Shadowhunters ovvero i cacciatori di demoni e scoprirà così un mondo che corre parallelo al nostro e di cui lei stessa, insospettabilmente, fa parte.

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Più forti di prima, di Barbara D’Urso: recensione

Barbara D’Urso, sebbene contestabile per davvero tante motivazioni in questa ultima era di televisione, va detto che come scrittrice recupera in qualche modo quello charme che possedeva, sia come attrice che come presentatrice, prima delle avventure televisive sulla rete ammiraglia Mediaset. Il suo libro, “Più forti di prima”, ne è la riprova. Riesce infatti a risultare coinvolgente ed interessante senza per questo essere tacciato di ipocrisia.

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india formato famiglia

Narrativa di viaggio: per menti in movimento

india formato famigliaLo confesso: sono pigra. Pigra e ansiosa. Ho amici che hanno girato il mondo e continuano a progettare voli di due giorni, quando io mi stresso anche solo con tre ore di macchina.Mi piacerebbe visitare posti lontanissimi da me, ma lo farei solo con il teletrasporto di Star Trek e anche in quel caso avrei qualche difficoltà e cercherei di opporre un po’ di resistenza. Eppure amo la narrativa di viaggio.

Credo sia una sorta di compensazione. Mi si attiva lo stesso processo mentale per cui, pur essendo terrorizzata dall’acqua, amo i racconti di mare e in particolare quelli di Conrad.

Quando leggo le storie e i diari di personaggi come Freya Stark, che organizzava da sola i suoi viaggi in un’epoca in cui le donne dipendevano moltissimo dagli uomini o alla sposa nomade, come il nostrano Corrado Ruggeri (leggetevi il bellissimo Farfalle sul Mekong) o Kate, la sposa nomade, che è ha lasciato Londra per andarsene in Tibet, sento che in qualche modo una parte della mia anima, quella più libera, è stata lì con loro.

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Book trailer: Ragione e sentimento e mostri marini

Se siete deboli di cuore non guardate questo divertentissimo video. All’irresistibile senso dell’umorismo di chi ha realizzato il book trailer si allacciano anche effetti speciali niente male. Vederete sprofondare Mr. Dashwood nel lago, trascinato sul fondo dal mostro marino, con gran spargimento di sangue. Non so se anche I promessi morsi, versione splatter de I promessi sposi, presenti descrizioni altrettanto sanguinolente. Probabile.

Certo che, se davvero era affetta dalla variante dell’autismo detta Asperger, difficilmente Jane Austen avrebbe compreso queste versioni orror-comiche dei suoi più famosi romanzi. Ragione e sentimento e mostri marini segue infatti la fortunata pubblicazione del primo mash up, adorato dai giovani lettori, Orgoglio e pregiudizio e zombie.

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Copertina case degli altri

Le case degli altri, recensione

Copertina case degli altriPremessa doverosa: 1. non mi piacciono i legal thriller e non amo i classici best sellers statunitensi; 2. in questo periodo sono talmente stanca che leggere mi risulta davvero difficile. Allora perché sono stata in piedi fino alle due per finire il libro, sapendo che mia figlia si sarebbe svegliata come al solito alle sei e mezza?

Perché Jodi Picoult scrive straordinariamente bene e perché Le case degli altri non è soltanto un thriller avvincente, di quelli che se non sappiamo come va a finire non ci dormiamo la notte,ma è in generale un bel libro.

Un libro anche importante, se consideriamo che si parla poco di autismo, di Asperger e della paura che noi esseri “normali” nutriamo nei confronti del diverso (diverso che spesso, nella nostra fantasia, equivale a pericoloso).

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Mucchio d’ossa di Stephen King: recensione

Mucchio di ossa è quello che io amo definire uno dei libri atipici di Stephen King. Perchè permeato come sempre dalla sua solita aura di mistero e sovrannaturale, ma contemporaneamente e soprattutto una storia di amore. E quando Il Re parla di sentimenti, beh si può star sicuri che il libro non sarà mai deludente. Ed è proprio quello che succede in questo caso. Si tratta di una particolarità di questo scrittore della quale molto probabilmente non è cosciente nemmeno lui stesso.

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Recensione “Un karma pesante”

Eugenia è una donna speciale, una donna che nella sua quotidianità fatta di ciak cinematografici, famiglia e marito sembra ancora essere alla ricerca di qualcosa che le doni un’identità. Eugenia, una quarantenne realizzata nel lavoro, sente di non possedere l’amore e l’attenzione che merita. Immersa nei suoi ricordi, Eugenia cercherà di ritrovare se stessa negli anni dell’adolescenza e della crescita, anni che ha trascorso in giro per Londra, New York  e Milano senza però trovare qualcosa o qualcuno che le sia appartenuto davvero. Sposata a un uomo che la ama silenziosamente, Eugenia confronterà quell’amore maturo con le storie che ha vissuto in passato, relazioni che la vedevano sempre uguale all’uomo a cui era legata, fino a quando, con il matrimonio e la morte della madre, la donna si ritroverà a dover fare i conti con una vita caotica dove i rapporti, le relazioni e le persone devono trovare un senso e un’identità propria. Un karma pesante, quello appunto della protagonista, è l’ultimo libro di Daria Bignardi che racconta, con una narrazione cronologicamente slegata e una scrittura tagliente e assolutamente realista, la storia di una donna con la quale è facile confrontarsi.

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