Libri e Bit intervista Patrizia Violi

Patrizia Violi pubblica abitualmente i suoi pensieri sul sito Extramamma, da cui poi ha spiccato il volo il romanzo Una mamma da Url, pubblicato da Baldini Castoldi Dalai Editore.

Prima ancora, però, la Violi aveva scritto una chick lit all’italiana intitolata Love.com, e dopo averla auto pubblicata l’ha messa a disposizione dei lettori gratuitamente. A Libri e Bit ha raccontato perché vale la pena autopubblicarsi, che possibilità la rete riserva alle donne e, naturalmente, quali sono i suoi prossimi progetti.

L&B: Prima di pubblicare con successo Una mamma da Url avevi deciso di auto pubblicare il romanzo Love.com, ora a disposizione gratuitamente sul tuo sito. Ci racconti come è andata?
Patrizia Violi: Dopo aver scritto Love.com avevo contattato un paio di editori, erano i miei primi tentativi ed ero totalmente ignara dei tempi lunghi dell’editoria. L’attesa per chiunque mandi un manoscritto è snervante. Anche peggio per una come me che è impaziente per natura.

Così dopo un paio di mesi di mesi senza avere una risposta, morivo dalla voglia di vedere la mia storia trasformata in un libro e così ho deciso di autopubblicarmi in rete utilizzando Lulu.com che era un sito (americano) che permetteva di pubblicare e stampare on-demand. Ho venduto un po’ di copie e poi ho deciso di rendere il mio romanzo scaricabile gratuitamente. Era il 2007, adesso esistono anche molti altri siti italiani che permettono l’autopubblicazione.

Leggi il resto

Intervista a Luca Lorenzini, direttore di “Romanzi Brevi”

Se amate scrivere e bazzicate spesso su Facebook conoscerete sicuramente il gruppo Romanzi Brevi, un luogo virtuale in cui tutti gli scrittori di romanzi (di una lunghezza non superiore ai 300 caratteri) possono inviare le proprie mini opere e conoscere altri scrittori (aspiranti, esordienti e più o meno noti) per condividere con loro sprazzi letterari e pensieri in formato micro.

Incuriositi da questo originale gruppo, e dal trend sempre più collaudato di scrivere opere in mini formato, abbiamo contattato il membro fondatore, Luca Lorenzini, che ci ha gentilmente concesso un’intervista per raccontarci, e raccontarvi, il suo originale e ammirevole progetto letterario (http://www.facebook.com/romanzibrevi).

Leggi il resto

Libri e Bit intervista Licia Troisi. Parliamo di: politica, nuovi progetti, editoria digitale

Licia Troisi, scrittrice fantasy di fama internazionale, non ha quasi più bisogno di presentazioni. Con la saga del Mondo Emerso e con quella de La ragazza drago ha raggiunto un pubblico davvero vasto ed eterogeneo in quanto ad età e cultura. Dottoranda in astrofisica, scrittrice, madre, donna impegnata, attraverso il suo blog, nel commentare gli scottanti temi della realtà italiana, Licia ci parla in questa intervista dei suoi nuovi progetti, dell’applicazione iPad legata ai suoi libri e di molto altro.

L&B: Cominciamo dai bit, con una classica domanda: hai un eReader? Se sì, quando e come ti sei convertita al digitale?
Licia Troisi: Ho l’iPad, ma non l’ho comprato come eReader, ma per avere uno strumento agile per navigare in viaggio e magari scrivere in treno. Lo uso principalmente per questi due scopi, ma proprio adesso ci sto leggendo The Mockingjay, terzo – e splendido – libro della trilogia di Suzanne Collins Hunger Games. Devo dire che è comodo soprattutto da portare in giro; occupa meno spazio in borsa o in valigia, e poi lo puoi usare anche al buio, magari a letto, quando il marito si è già appisolato e ha spento la luce.

L&B: Credi che la possibilità di integrare più facilmente testo e immagini possa regalare qualcosa in più alla letteratura fantasy? O piuttosto non si corre il rischio di inflazionare la fantasia del lettore?
Licia Troisi: Credo che aggiunga qualcosa all’esperienza. Proprio pochi giorni fa è stata rilasciata la App per iPad del libro illustrato sulle Cronache del Mondo Emerso; a parte i contenuti presenti sul libro, ce ne sono altri che su carta non troverebbero posto. Penso a interviste, ad esempio, effetti visivi di vario genere, possibilità di navigare le mappe e le immagini. Inoltre lo schermo rende assai più della carta i colori e i tratti delle illustrazioni. Mancando la fase di stampa, che tende sempre a falsare un po’ i colori, l’immagine è assai più simile a quella realizzata dall’illustratore.

Leggi il resto

eBooks italiani, Libri e Bit intervista la Graphe.it edizioni

La Graphe.it è una piccola casa editrice italiana (definizione poco amata dall’editore), che già da molto tempo ha messo a disposizione dei suoi lettori gli eBook. Il catalogo della casa editrice comprende, come scoprirete, testi di diverso genere, tra cui anche un curioso manuale di cucina, apparso recentemente in Eat parade su Rai 2. Ho intervistato l’editore della Graphe.it, Roberto Russo, per parlare di editoria digitale, poesia, letteratura erotica.

L&B: Quando è nata la Graphe.it edizioni e perché hai deciso di rischiare in un periodo, chiamiamolo così, di sovraffollamento editoriale?
R.R.: La Graphe.it Edizioni è nata nel 2005. Nasce come realizzazione di un sogno “antico”. E, come tutti i sogni, tiene in poco conto i rischi. Pregio? Difetto? Non lo so. Un sogno è un sogno.

Per il “sovraffollamento editoriale” hai ragione e, a essere sincero, da quando è nata la Graphe.it c’è stata una crescita geometrica di folla (o follia?) editoriale. Non mi preoccupo molto, però, del sovraffollamento: ritengo che, alla lunga, la qualità premi.

E se la Graphe.it Edizioni non dovesse essere premiata, sarà giusto così. Intanto sono sei anni che andiamo avanti, a piccoli passi.

L&B: Quali sono gli ostacoli principali che si trova davanti un piccolo editore e quali le risorse su cui puntare?
R.R.: Non voglio fare lo snob, ma la differenza tra “piccolo” e “grande” editore mi piace poco. È funzionale, per carità, ma preferirei parlare di editori adulti o meno.

Fatta questa premessa, gli ostacoli principali, per quel che mi riguarda, consistono nella difficoltà di raggiungere capillarmente le librerie o almeno di far sapere loro che un certo libro esiste; la difficoltà nel farsi spazio in un settore sovraffollato (vedi sopra) e, lo devo dire anche a costo di essere impopolare, la presunzione di alcuni autori che, trovandosi dinanzi a un “piccolo” pensano di poter fare la voce “grossa” perché loro sono chissachi.

La principale risorsa la individuo nella rete: ritengo che sia un ottimo mezzo per farsi conoscere e seguire.

Leggi il resto