Cartoline dai morti di Franco Carminio

Franco Carminio ci riporta, con le sue 128 Cartoline dai morti, allo stupore con cui abbiamo letto per la prima volta Spoon River Anthology.

In ogni pagina poche righe e queste righe raccontano non della morte in generale, ma della morte di quella persona lì, proprio quella che ce la sta raccontando, con una disincantata voce da oltretomba.

L’ironia, a volte il sarcasmo e persino la comicità non rendono però questi piccoli e originali monologhi adatti ai mattatori di Zelig.

Per quanto, infatti, molte delle storie racchiuse in poche parole siano divertenti, hanno però il pregio, che per qualcuno potrebbe essere un difetti, di farci pensare.

La morte, in generale, non esiste. Esistono i morti. Esistono delle persone, il nostro vicino, il collega di lavoro, il commesso del supermercato, la zia, che hanno esalato il loro ultimo respiro per i motivi più diversi e nelle situazioni più diverse.

Dietro ogni evento di cronaca ci sono singoli individui con specifici sogni, progetti, problemi paure. Persone diverse e messe in riga, certo, nonostante tutte le loro differenze, da quella che Antonio de Curtis – Totò chiamava A’ livella.

Credo però che la riflessione più inquietante a cui questi racconti ci conducono sia in realtà una domanda, quella che tutti noi ci portiamo dentro: cosa penserò/proverò prima di morire?

Un altro bel libro della nottetempo.

Il giorno dell’apertura della caccia qualcuno
mi ha scambiato per una quaglia.

Io stavo a Zurigo. Sul manifesto hanno scritto
che sono salita alla casa del padre. La verità è
che mi sono buttata dal quinto piano.

Sono morto alle sette del mattino. Un modo
come un altro per cominciare la giornata.

Quando sono andato in ospedale mi hanno
detto che mi dovevo operare immediatamente. Mi hanno operato e immediatamente sono
morto.

Autore: Franco Carminio
Titolo: Cartoline dai morti
Editore: nottetempo
Anno: 2010
Pagine: 144
Prezzo: € 8,00 – Formato ePub/social DRM € 4,00 su BookRepublic
978-88-7452-236-1