Biblioteche statunitensi: la loro situazione in un’infografica

Qual è lo stato di salute delle biblioteche americane? La American Library Association ha ideato un infografica per illustrare, in modo diretto e concreto, tutte le difficoltà che le biblioteche statunitensi hanno sopportato e cercato di combattere in un periodo storico particolare segnato dall’avvento dell’editoria digitale e dalla crisi economica.


L’infografica, pubblicata anche dal sito HuffingtonPost, ha catturato l’attenzione di tutti i lettori e dei bibliotecari che da mesi cercano il modo migliore per poter affrontare la crisi offrendo sconti e promozioni convenienti per i lettori (e sempre meno per i proprietari!).

Dall’infografica pubblicata, si nota che le biblioteche statunitensi sono sempre più portate a dover aumentare i costi relativi alle tecnologie (pensiamo ad esempio alla linea WiFi, ai computer e alle risorse tecnologiche in generale) e dover operare con pochissime risorse finanziarie: come spiega l’infografica, e per il terzo anno consecutivo, i fondi pubblici dedicati alla cultura e all’editoria in generale sono scesi al 40% in media (al 57% solo quest’anno).

A causa dei precari fondi economici, tutte le biblioteche denotano un pessimo stato di salute che riducono l’offerta di servizi dedicati alla comunità che, in alcuni casi, sfrutta ciò che viene offerto dalle biblioteche pubbliche per potersi informare, per leggere e per studiare (il 35% dei lettori dei quartieri sottoposti alla ricerca non dispone di una connessione WiFi a casa). Decisamente meno tragica la situazione della condivisione dei volumi in formato digitale: se l’anno scorso il 67% offriva eBook ai lettori, la percentuale registrata quest’anno sale a ben 76 punti percentuali.

E’ ancora precaria invece la situazione delle applicazioni smartphone e tablet offerte dalle biblioteche: poche realtà hanno pensato di aggiornare il proprio sito web adattandolo alla visione supportata da tablet e smartphone e ancora meno hanno invece inserito materiali accattivanti (come ad esempio, i codici QR visualizzati dagli smartphone di ultima generazione).

Photo Credits: HuffingtonPost

 

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